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Franco Mussida e il pianeta della musica

Al Rotary Club Milano San Babila un grande musicista, compositore, artista e ricercatore

Milano – La sera di martedì 29 settembre, nella tradizionale conviviale del Rotary Club Milano San Babila, ospite Franco Mussida: l’eclettico artista si è intrattenuto con soci e amici del sodalizio per presentare il suo libro Il pianeta della musica, ma ha arricchito la sua narrazione con storie e aneddoti riguardanti i tanti anni trascorsi con la Premiata Forneria Marconi e quelli con Fabrizio De André, con particolare riferimento al recente film-documentario Il concerto ritrovato che, con la regia di Walter Veltroni, ripropone lo storico filmato del concerto di Genova del 3 gennaio 1979, recentemente “venuto alla luce” dopo essere stato custodito per oltre quarant’anni dal regista Piero Frattari.

Ascoltare Franco, anche senza la magica chitarra (c’erano le diapositive coi suoi quadri e sculture e non mancavano certo gli ascolti…), è sempre un’esperienza che arricchisce. Con le sue doti affabulatorie ha ammaliato un pubblico che, nelle domande finali, ha voluto sapere altre cose del lungo percorso di vita e di artista del chitarrista milanese, da anni impegnato, oltre che col Cpm (Centro Professione Musica) da lui fondato e diretto, anche con i detenuti di diverse carceri italiane.

Una serata impreziosita da una bella sorpresa
Ho portato con me il vinile dell’album Suonare suonare (del 1980) da cui ho scelto il brano Topolino da far ascoltare ai presenti, con cui ho voluto condividere le emozioni che suscitava in me allora e ancora adesso. Ebbene, proprio nella stessa occasione, Mussida ha presentato per la prima volta una sua foto da bambino in cui imbracciava la chitarra, in pratica quello di cui si parlava nel brano di cui sopra, ovvero delle problematiche tra adolescenti e genitori. Coincidenza senz’altro piacevole che ha rivelato un’inaspettata sintonia.

Finale con applausi e firma delle copie del libro (edito da Salani), il cui ricavato sarà devoluto a sostegno dei progetti di Grande Ale, la onlus che “aiuta i bambini malati a sognare un futuro più felice”, con lo scopo di supportare la ricerca scientifica, prevalentemente nel campo delle leucemie infantili, e di promuovere l’assistenza sociale e socio-sanitaria dei piccoli sofferenti.

A Franco Mussida ho regalato una copia del graphic novel Miles Davis. Assolo a fumetti, di Lucio Ruvidotti, il giovane fumettista milanese ospite del club la settimana precedente, nell’ambito del programma Dietro le quinte, che tocca le tante stazioni delle varie discipline artistiche e culturali. Un bouquet alla signora, Loredana Pezzoni, che accompagna il marito, nelle molteplici esperienze, da più di cinquant’anni!

Ringrazio l’amico, e rotariano, Giorgio Osculati per le foto.

Franco Mussida… dietro le quinte del rock e oltre

Martedì 29 settembre, alla conviviale del Rotary Club Milano San Babila, sarà ospite Franco Mussida, artista eclettico con cui avremo il piacere di parlare del suo lungo percorso artistico visto da “dietro le quinte”.

Franco Mussida nasce a Milano nel 1947. È musicista, compositore, artista e ricercatore che opera nell’ambito del rapporto tra Musica ed emozioni. È noto per essere tra i fondatori della Premiata Forneria Marconi di cui ha firmato i più importanti brani. Dal 1984, anno in cui concorre a fondare il Cpm Music Institute di Milano, lavora e studia i poteri emotivi ed evocativi della Musica sulla persona. Lo fa dal 1988 in luoghi di disagio sociale e attraverso progetti come CO2, supportato da un comitato scientifico a livello universitario, dal Ministero della Giustizia e dalla Siae. Si tratta di laboratori di formazione in contesti carcerari e audioteche di Musica strumentale di tutti i generi ed etnie, divise per stati d’animo, oggi presenti in una rete che comprende tanti istituti di pena italiani.
I risultati di osservazioni, elaborazione dei dati e delle esperienze di 35 anni di lavoro, lo portano a inquadrare una strada che vede la Musica come un elemento sacro ancora tutto da scoprire. Osservazioni e studi sono riassunti in opere artistiche, installazioni visive, e in diversi suoi libri tra cui La Musica Ignorata (Skira, 2013), Le Chiavi nascoste della Musica (Skira, 2013).
Nel mese di maggio del 2019 esce Il pianeta della musica (Salani editore), un libro per ascoltatori e musicisti, appassionati di qualsiasi genere e forma musicale, perché sentire musica aiuta a cambiarci intimamente e, di conseguenza, a cambiare il mondo. Quali sono le trasformazioni che la Musica innesca nella vita interiore e affettiva di un essere umano? Quali sono i rischi di un uso improprio di quest’arte? Rispondere a questi quesiti costringe il lettore a mettere in discussione assunti acclarati e ad aprirsi a nuove dimensioni di ragionamento. E Franco Mussida è il maestro che ci accompagna in questo viaggio.

Fabrizio De André & Pfm il concerto ritrovato
Il filmato restaurato del concerto è il fulcro del docufilm (con la regia di Walter Veltroni), presentato da Sky Arte il 2 settembre in prima serata. La pellicola rievoca l’atmosfera di quel 3 gennaio 1979, le emozioni provate, il dietro le quinte e la magia di un’esperienza mai più replicata anche grazie ai racconti di chi quei momenti li ha vissuti in prima persona: dai componenti della Pfm (Franz Di Cioccio, Patrick Djivas, Franco Mussida e Flavio Premoli), dalla compagna di De André, Dori Ghezzi, fino gli studiosi Piero Frattari e Guido Harari e il cantautore David Riondino, che in quel periodo apriva i concerti della tournée.
Il live di Genova riporta alla memoria le suggestioni di un’epoca di grandi trasformazioni sociali e fermenti ideologici, di tantissima energia creativa che proprio nella musica trovò l’espressione più dirompente e innovativa. Il film ricostruisce quell’epoca indimenticabile che ha segnato un momento storico, l’irripetibile sodalizio artistico tra uno dei più grandi artisti italiani di sempre e la rock band italiana più conosciuta al mondo, partendo soprattutto dalla ritrovata registrazione video completa del concerto di Genova, documento straordinario visto che si tratta delle uniche immagini di quella tournée