Sul sito nazionale di Sara Assicurazioni

La mia esperienza di Agente, di Presidente del Club Mercurio

Anche la mia esperienza, come quella di tanti colleghi, è visibile sul sito nazionale di Sara Assicurazioni, la Compagnia con cui lavoro da anni e che mi ha dato tante soddisfazioni, tanto nella mia crescita professionale, quanto in quella umana e personale. Un percorso condiviso con amici e colleghi, con una squadra cui sono onorato di far parte.

Emanuela Balbini al Rotary MIlano San Babila

Appunti per un’esistenza, la mia

Milano – La sera di martedì 28 ottobre, alla conviviale del Rotary Club Milano San Babila – purtroppo via zoom per le restrizioni indotte dall’emergenza sanitaria – ho avuto il piacere di ospitare la fotografa magentina Emanuela Balbini, che ha offerto un interessante excursus sull’arte della fotografia e sulla sua sensibilità nell’interpretarla.

Nel raccontare il suo percorso, che consta di molteplici stazioni, Emanuela (mia cara amica da anni) è partita dall’esperienza in quella che una volta si chiamava Jugoslavia, dalle rovine nei dintorni di Zara, anno 1993.

Affermando che “La foto è la rappresentazione prima di tutto di se stessi” non per niente ama definire il suo lavoro Appunti per un’esistenza, la mia e questo reportage Sotto il cielo di Zadar (Zara) “riprende ambienti che mi hanno lasciato un segno forte, impressionata dall’aspetto spettrale del paesaggio” ben reso da un inquietante bianco e nero.

Il passaggio a un altro importante segmento della sua attività, quello dei Ritratti, ci ha dato modo di rivedere Thierry Rabotin, lo stilista “parabiaghese”, purtroppo scomparso, con le sue creazioni. Ma in questa gallery ci sono anche Wim Wenders e altri personaggi che si sono fatti conoscere in vari ambiti. I suoi lavori sono infatti apparsi su importanti testate tra cui Sport Week, Class e Vanity Fair.

A proposito di collaborazioni giornalistiche, dice Balbini “Cerco di capire innanzitutto che tipo di lavoro si deve fare, in base alle indicazioni del photoeditor. Di documentarmi al meglio per conoscere chi sia la persona che mi viene proposta. Devo capire cosa si intenda rappresentare, anche in base ai canoni del committente, per comprendere cosa si debba raccontare. Insomma, fare un piccolo racconto anche con poche immagini.”

Quel che mi ha colpito nelle tante immagini scorse nella serata in diretta dal suo sito, è l’appassionata attenzione con cui scava nelle persone che si trova davanti, esponendo corpi che in realtà vogliono gridare silenziosamente anime, senza mai confonderle in una folla anonima, per “Cogliere all’improvviso quel momento di intimità che si viene a creare”. Lo stesso nel paesaggio, dove la natura è incontaminata da presenza umane, come ha insegnato il grande Luigi Ghirri, non a caso citato in una delle domande poste a fine serata.

Ho chiuso la “conviviale” ringraziando Emanuela e invitando al prossimo appuntamento (martedì 3 novembre, ore 20), sempre via Zoom, con Elena Lissoni che parlerà sul tema Dall’idea alla produzione. Come nasce una mostra. La prof.ssa Lissoni sta lavorando a Legnano per preparare la mostra Un mondo in trasformazione con cui Fondazione Ticino Olona intende dare seguito alla precedente Il dialogo infinito con la natura che tanto successo ha riscosso al Leone Da Perego dal dicembre 2017 a marzo 2018.

Emanuela Balbini
Nasce a Magenta il 15 aprile 1969. Fotografa dal 1993, vive e lavora a Milano.
Nel corso del tempo ha collaborato con diversi magazine come Vanity Fair, Io Donna, Class, Sport Week in qualità di ritrattista, alternando lavori commerciali e di ricerca.
Ha collaborato con Associazioni No profit concentrando la sua attenzione sulla fotografia di ritratto.
La centralità del suo lavoro è la figura umana, dal ritratto posato a quello ambientato e soprattutto ricerca sul paesaggio.
Dal 2008 lavora al progetto Mare-Maris, una lettura fotografica alla riscoperta del silenzioso paesaggio italiano, focalizzata sui litorali.
Nel 2013 nasce il progetto Uno:Uno, per l’esatto rapporto di proporzione interamente realizzato con uno scanner, e nel 2015 realizza Senex un intenso lavoro di ritratto in bianco e nero indagando la fragilità della vecchiaia.
Nel 2017 ha esposto al festival della fotografia etica un lavoro sulla chirurgia estetica Il giorno dopo.
www.emanuelabalbini.com

 

Premiazioni torneo di tennis giovani

A Saronno il Rodeo Limit 2.7

Domenica 18 ottobre allo Sporting Club di Saronno, si è concluso il torneo Rodeo Limit 2.7, che ha visto sul podio un determinato Lorenzo Furia 2.7 sull’altrettanto bravo ed emergente avversario, Luca Dodero 3.2.

Le due giornate sono state uno splendido spettacolo di giovani promesse, che ho avuto la soddisfazione di sostenere. Come sempre a fianco dei giovani e dello sport, soprattutto in questi tempi difficili segnati dall’emergenza sanitaria.

Ho consegnato con piacere le targhe offerte dalla mia agenzia assicurativa al primo e al secondo classificato.

Al Rotary San Babila la danza e il riso

Nella conviviale di martedì 6 ottobre Lidia Carew e il Progetto Itaca

Felicia Tedone ci ha spiegato in cosa consiste il Progetto Itaca (Fondazione che promuove programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e alle loro famiglie), che ha tra i suoi amici più affezionati, proprio il San Babila. E invitato all’iniziativa che avrà luogo nei giorni 10 e 11 ottobre con la tradizionale vendita di riso: “Quest’anno Tutti Matti per il Riso è anche online, così puoi sostenere la Salute Mentale comodamente da casa! Il 10 e 11 ottobre i nostri volontari animeranno le principali piazze d’Italia per raccogliere fondi a sostegno di tante persone che soffrono di disagio mentale e delle loro famiglie. Ma quest’anno ti basta un clic per dare il tuo aiuto e ricevere il nostro riso!”

Lidia Carew, la danzatrice professionista nata a Palmanova di Udine da madre campana e da padre nigeriano, oltre che ballerina, attrice e modella, ha fondato l’associazione Lidia Dice… che ha lo scopo di supportare il talento anche, e soprattutto, nelle forme, come ci ha spiegato, meno evidenti e più nascoste.
Nel solco del programma del presidente Massimo Marnati e della sua squadra, Lidia ci ha raccontato il “Dietro le quinte” non solo delle discipline che l’hanno resa famosa ma anche della sua vita e dei passi (non solo di danza) che l’hanno portata a quel che è ora, dagli esordi milanesi a New York.

Il suo grande obiettivo è quello di dare spazio al talento, a quella parte che rimane nell’ombra, che non è evidente e che, con felice espressione, chiama “talento improbabile”che è poi l’idea di base della sua associazione, che lavora su vari progetti tra cui quello di un camp contro la violenza, in cui un gruppo di quindici ragazze ha incontrato professionisti che le hanno aiutate a scoprire (o a riscoprire) il proprio valore. Guardandosi “allo specchio”, si può arrivare a capire l’importanza della voce e dell’immagine.
Un altro interessante progetto riguarda il rapporto tra genitori e figli ed è particolarmente significativo sul piano personale, perché Lidia si appresta a diventare mamma lei stessa. L’idea nasce da un insieme di storie raccontate online, durante il lockdown: dalla condivisione di storie raccontate, possono emergere molti spunti di riflessione.

Sara Assicurazioni al Giro d’Italia

Top Sponsor per la storica gara giunta alla 103a edizione

Sara Assicurazioni si conferma anche quest’anno Top Sponsor del Giro d’Italia, la storica competizione giunta alla sua 103° edizione, che attraverserà la Penisola in 21 tappe con partenza il 3 ottobre da Monreale (Palermo) e arrivo il 25 a Milano.

La Compagnia sarà anche Sponsor Maglia Rossa del Giro-E che, nella competizione riservata alle bici a pedalata assistita (E-Road Bike), premia il leader della Classifica Sprint. La gara, che partirà il 4 ottobre da Caltanissetta per concludersi il 25 a Milano, farà vivere agli appassionati, ciclisti amatoriali o ex professionisti, l’indimenticabile esperienza di correre nello stesso periodo e sulle stesse strade del Giro d’Italia.

L’impegno di Sara Assicurazioni nel ciclismo testimonia l’attenzione della Compagnia Assicuratrice Ufficiale dell’ACI ai temi della sicurezza sulle strade e della nuova mobilità dolce, con le sue forme innovative, dai monopattini alle bici elettriche, sempre più diffusi nelle città italiane. Nell’attuale congiuntura rappresenta inoltre la
vicinanza e il sostegno di Sara alla ripartenza del Paese dopo l’emergenza sanitaria da Covid-19.

A supporto dell’iniziativa, Sara Assicurazioni sarà on air con una campagna TV che sarà trasmessa – a partire dal 4 ottobre – per tre settimane sulle reti RAI e per due settimane su La7, Mediaset, Sky ed Eurosport. La pianificazione TV sarà affiancata da una campagna digital e stampa

“Con entusiasmo e orgoglio abbiamo riconfermato quest’anno la nostra partecipazione come Top Sponsor al 103° Giro d’Italia, al punto che abbiamo deciso di raddoppiare il nostro impegno aggiungendo anche la sponsorizzazione della Maglia Rossa del Giro-E” – afferma Alberto Tosti, Direttore Generale di Sara Assicurazioni – “Vogliamo in questo modo sottolineare la nostra attenzione alle nuove forme di mobilità elettrica, che comportano nuove esigenze di protezione e richiedono soluzioni assicurative sempre più all’avanguardia e specifiche. In questo anno così difficile, noi siamo al fianco degli Italiani e del Paese nel percorso di ripartenza”.

Franco Mussida e il pianeta della musica

Al Rotary Club Milano San Babila un grande musicista, compositore, artista e ricercatore

Milano – La sera di martedì 29 settembre, nella tradizionale conviviale del Rotary Club Milano San Babila, ospite Franco Mussida: l’eclettico artista si è intrattenuto con soci e amici del sodalizio per presentare il suo libro Il pianeta della musica, ma ha arricchito la sua narrazione con storie e aneddoti riguardanti i tanti anni trascorsi con la Premiata Forneria Marconi e quelli con Fabrizio De André, con particolare riferimento al recente film-documentario Il concerto ritrovato che, con la regia di Walter Veltroni, ripropone lo storico filmato del concerto di Genova del 3 gennaio 1979, recentemente “venuto alla luce” dopo essere stato custodito per oltre quarant’anni dal regista Piero Frattari.

Ascoltare Franco, anche senza la magica chitarra (c’erano le diapositive coi suoi quadri e sculture e non mancavano certo gli ascolti…), è sempre un’esperienza che arricchisce. Con le sue doti affabulatorie ha ammaliato un pubblico che, nelle domande finali, ha voluto sapere altre cose del lungo percorso di vita e di artista del chitarrista milanese, da anni impegnato, oltre che col Cpm (Centro Professione Musica) da lui fondato e diretto, anche con i detenuti di diverse carceri italiane.

Una serata impreziosita da una bella sorpresa
Ho portato con me il vinile dell’album Suonare suonare (del 1980) da cui ho scelto il brano Topolino da far ascoltare ai presenti, con cui ho voluto condividere le emozioni che suscitava in me allora e ancora adesso. Ebbene, proprio nella stessa occasione, Mussida ha presentato per la prima volta una sua foto da bambino in cui imbracciava la chitarra, in pratica quello di cui si parlava nel brano di cui sopra, ovvero delle problematiche tra adolescenti e genitori. Coincidenza senz’altro piacevole che ha rivelato un’inaspettata sintonia.

Finale con applausi e firma delle copie del libro (edito da Salani), il cui ricavato sarà devoluto a sostegno dei progetti di Grande Ale, la onlus che “aiuta i bambini malati a sognare un futuro più felice”, con lo scopo di supportare la ricerca scientifica, prevalentemente nel campo delle leucemie infantili, e di promuovere l’assistenza sociale e socio-sanitaria dei piccoli sofferenti.

A Franco Mussida ho regalato una copia del graphic novel Miles Davis. Assolo a fumetti, di Lucio Ruvidotti, il giovane fumettista milanese ospite del club la settimana precedente, nell’ambito del programma Dietro le quinte, che tocca le tante stazioni delle varie discipline artistiche e culturali. Un bouquet alla signora, Loredana Pezzoni, che accompagna il marito, nelle molteplici esperienze, da più di cinquant’anni!

Ringrazio l’amico, e rotariano, Giorgio Osculati per le foto.